Due Passi Oltre il Limite - Dibattito
- Parte 4
NON RITENETE CHE LA LIBERTA'
SESSUALE SIA DANNOSA NELLA FORMAZIONE DELGLI INDIVIDUI ? NON E' SECONDO
VOI UN INCORAGGIAMENTO AL DISORDINE SOCIALE E AL VIZIO ?
L' amicizia, l' amore, il sesso, sono il
calore e la luce nella vita, sono dei doni troppo preziosi per sprecarli
o evitarli a causa di traumatici presupposti di “ peccato “
o di tabù in genere. Essi sono l'essenza della vita stessa e
tutti gli Esseri ne godono il diritto con naturalezza, diritto che viene
ristretto o negato ai soli Umani sottomessi a regole sociali e religiose
che ne inculcano vergogne, peccati e divieti.
Libertà sessuale nella sua sua naturalezza non è da confondere
con quella abitualmente definita come “ pornografia, libidine
o perversione “ che l'industria del profitto mette a disposizione
dei repressi, essa è spontanea, e senza richiesta del “
sigillo di garanzia “ preteso in genere, specialmente nei contratti
matrimoniali.
Il corpo è bello com' è in ogni sua parte e chi insinua
che in esso vi siano delle parti di cui vergognarci, non ama certo quella
Natura o quel dio che così ci ha fatti.
SESSO E OMOSESSUALITA'
Per le religioni la nudità è
altamente peccaminosa, il desiderio sessuale al di fuori dal matrimonio
è una calamità, l'omosessualità poi, è in
castigo divino.
Pertanto l' omosessualità esiste ed è sempre esistita
malgrado le repressioni, del resto, proprio le corti papali e cardinalizie,
i conventi, i collegi, i seminari, ne hanno sempre contribuito ad alimentarne
la fiamma.
E' paradossale il fatto che siano proprio loro le più accanite
persecutrici della omosessualità pur essendone contemporaneamente
una causa, sopratutto nella convivenza nei loro rifugi, di soli uomini
o sole donne votati alla castità per la vita.
Dalle repressioni sessuali da loro imposte ai popoli sottomessi, germogliano
le peggiori depravazioni, quali le masturbazioni, le ossessive riproduzioni
immaginarie dell' oggetto di desiderio, che sfociano in fissazioni acute
di feticismo, di masochismo, di sadismo, di guardoni, di necrofili.
L' omosessualità è sempre esistita ma nessuno intende
accettarla come un fattore naturale, anzi, un genitore si vergogna meno
di un figlio delinquente che di uno omosessuale. L' attrazione per lo
stesso sesso in certe persone costituisce pertanto la sola prerogativa
di rapporti soddisfacenti, ma per le Società e in modo particolare
per le famiglie, restano una vergogna, un disonore per cui condannare
alla promiscuità o alla violenza.
L a vita è già di per sé dura e spietata,nessuno
può immaginare quanto lo sia per coloro che, in più degli
altri, devono sopportare lo scherno, il disprezzo, l' isolamento dai
vicini, dai conoscenti e dai familiari stessi. Da gente che magari ti
gira alla larga e ti denigra per fare coro con la moltitudine, ma che
segretamente si avvicina cercando un approccio.
Messi al bando da tutti, la vita per loro diventa ossessionante, pur
non avendo commesso nessuna delitto.
Ancora un volta le Società colpiscono ciecamente delle vittime,
non dei colpevoli. Quante colpe hanno i falsi moralisti per aver creato
tanti pregiudizi e divieti senza che nessun tribunale li condanni!
Chiedete se la libertà sessuale sia dannosa in una Società?
Ma è forse meno dannosa la repressione? Certo, se venisse praticata
improvvisamente in una Società tradizionale, sarebbe per certuni
come rinchiudere un bambino dentro una pasticceria, ma essa viene praticata
in una comunità dove fin dall' infanzia il sesso viene trattato
con naturalezza e per chi intende abusarne, non fa bene, come non fanno
bene tutti gli eccessi di qualsiasi genere
Il sesso è il fertilizzante dell' esistenza, fin che si sa di
piacere si sa di vivere. Quando ci si accorge di non suscitare più
nessun interesse o nessuna attrazione fisica, quando negl' occhi di
chi ti guarda c' è solo fredda indifferenza se non ripugnanza,
la vita non è più la stessa, un grigiore di sola sopravvivenza
emerge, si spegne una luce con effetti degradanti, morali e fisici.
Al tempo libero noi dedichiamo un ampio spazio libero per meglio favorire
la socializzazione, spazio da dedicare ai passatempi preferiti a cui
si ha diritto dopo i doveri. Arte, sport, riposo o cultura, sono a disposizione
con grandi possibilità di comunicare o farsi nuove amicizie.
Se da queste ultime nascono simpatie, amori o rapporti sessuali o omosessuali,
nessun divieto li ostacola, né di classe, né di età,
o di sesso, pur che l' intesa sia reciproca, senza imposizioni, e non
comprenda dei minori.
“PARLAVATE DEL DIRITTO
ALL' AUTODIFESA CON DIRITTO DI UCCIDERE, QUALI SONO I VOSTRI VALORI
IN PROPOSITO ?”
Una vita, indifferentemente dalla forma
o proporzione, è un tutto e un niente, è matrimonio tra
materia e spirito e insieme formano un universo in miniatura. E' un
tutto fin che raffigura l' Universo e un niente per la sua fragile e
provvisoria esistenza e per la facilità con cui si distrugge.
Uniti i due elementi essenziali costituiscono una riproduzione del Tutto,
separati, si dissolvono nuovamente nel Tutto.
Considerandola come un Tutto il suo valore è incommensurabile,
ma è condizionata dalla morte e solo con questa si ha diritto
alla vita. Una vita è un micro Universo, in tali propositi, è
impossibile definire se siamo più distanti dall' infinitamente
piccolo o dall' infinitamente grande si può solo pensare che
l' infinitamente grande sia composto da quello microscopico, ed è
qui che ne andrebbe ricercata l' essenza.
Il prezzo della vita è la morte, senza la quale non vi sarebbe
vita. La Natura ce lo impone e nessuno può fare a meno di morire
o di uccidere per vivere, perchè uccidere è la sola alternativa
che ci è imposta per vivere, è dunque impossibile vivere
senza uccidere.
Si uccide un animale per ricavarne nutrimento, ma si uccide anche estirpando
insalata, mangiando un uovo o del formaggio, si uccide ovunque vi è
vita. Si uccide camminando, respirando, perchè una vita ha lo
stesso valore a prescindere dalla sua forma o proporzione, e chi crede
di non uccidere nutrendosi di soli vegetali, si sbaglia.
Questo non significa che si possa uccidere con disinvoltura e non si
debba avere il massimo rispetto per ogni forma di vita che non costituisca
una necessità per l' autodifesa. Da noi, è proibito uccidere
per sport, per svago per vendetta o per divertimento e non ne tolleriamo
neanche i maltrattamenti nei limiti del possibile.
Abbiamo dunque il massimo rispetto per ogni forma di vita anche nella
necessità di sopprimerla. Il rispetto per quella Umana va ben
oltre, dato che ci siamo prefissi di ridare alle persone quei valori
e quei sentimenti che lo elevano nello spirito e nella dignità.