Due
Passi Oltre il Limite - Dibattito - Parte 1
DIBATTITO
“Signore
e signori”, concluse l'Amministratore, “ vi ho esposto brevemente
ciò che costituisce l'ossatura del nostro Sistema. Sono a vostra
disposizione per rispondere alle domande che senz'altro vorrete pormi”.
I giornalisti, in tutto una quindicina, cominciarono a rivolgere le
loro domande.
“LE
NOSTRE SOCIETA' SI BASANO SU SISTEMI ECONOMICI CONCORRENZIALI PER RENDERE
COMPETITIVA LA PRODUZIONE E STIMOLARE LA CAPACITA' PRODUTTIVA, PRIVANDOVI
DELLA CONCORRENZA NON FRENATE ANCHE LO STIMOLO ALLA PRODUZIONE?”
I
vostri Sistemi sono ormai diventati caotici; solo in Italia vi sono
ogni anno più di seimila morti sulle strade, più di trecentomila
feriti, con ventimila disabili. Vi sono inoltre circa milletrecento
morti sul lavoro ogni anno con più di novecentomila incidenti
e il ventisette per cento stressati o invalidi dal lavoro. Vi sono poi
gli incidenti domestici, che ammontano a circa tre milioni ogni anno,
con più o meno ottomila morti.
Questa è una vera guerra e i campi di battaglia sono i tempi
di lavoro, i costi e la sfrenata competitività
Un' economia basata sullo scambio di merci e di denaro in libera concorrenza
è la causa fondamentale di sproporzionati squilibri economici
tra gli individui e tra le Nazioni, con accumuli enormi da una parte
e carestie dall'altra, con costanti pericoli di emigrazioni di masse,
rivolte e guerre per le ingiustizie causate.
Le Società esistenti, ed in particolare quelle capitalistiche
nei loro sfruttamenti eccessivi, non sono in grado di produrre benessere
senza causare malessere in maggiori proporzioni. Non sono in grado di
creare senza distruggere e il degrado si fa insostenibile.
Ogni progresso comporta un regresso, ogni gioia provoca dolore, ogni
ricchezza produce povertà, i vantaggi di pochi sono solitamente
svantaggi per i molti.
Libera concorrenza è anche libero possesso dei beni che raramente
sono distribuiti equamente o acquisiti dai più meritevoli, ma
piuttosto dai più scaltri, dai più prepotenti, dai più
corrotti o cinici.
Sferzati dalla competizione i produttori devono cercare continuamente
nuovi metodi per imporsi gli uni agl' altri in qualsiasi modo perchè
in gioco vi è il proprio benessere, rendendosi rivali e nemici
gli uni agl' altri in qualsiasi occasione, in qualunque momento, in
qualsiasi modo.
La superproduzione di beni e di merci esige poi, la contemporanea necessità
di smercio dei loro prodotti e per questo trasformano i consumatori
in cavie da assoggettare ai loro fabbisogni.
Un'armata di scienziati è per questo ai loro servizi e assieme
studiano l'Umanità per meglio colpirla nei punti più deboli
, colpendo principalmente l'ignoranza, la fiducia, l'onestà,
i desideri sessuali. Sfruttano qualsiasi occasione, qualsiasi complesso,
tendendo trabocchetti, labirinti e inestricabili ragnatele ove far cadere
la preda che ogn' uno cerca di attirare a sé.
Politica, religioni,infanzia,gioventù, vecchiaia, sport, miseria,
dolore, morte, paura, sfortuna, educazione, scuola, tutto è oggetto
di speculazione.
La necessità di “ piazzare” la lo merce non arretra
davanti a nulla, con la chiacchiera, con l'astuzia, o con l'inganno.
La loro spregiudicatezza non ha limiti, non arretrano nemmeno davanti
all' ingenuità dei bimbi, ricoprendo le loro letture di lusinghiere
proposte d' acquisto anche fraudolente.
Non si fermano di fronte ai casi più pietosi di povertà,
di malattie. La morte stessa o le calamità, le guerre, le alluvioni,
non sono risparmiate dai loro assalti, anzi, costituiscono spesso ottimi
affari per i più scaltri, se non una vera e propria ricchezza.
E quando i timidi, i complessati, gli sprovveduti, i creduloni, gli
sfortunati di ogni genere si sono fatti ben spremere, arrivano i donatori
di fortune, con lotterie e giochi d' azzardo vari che provvedono a ridare
speranze, E se questi non bastano vi sono sempre i maghi che a loro
volta risolvono tutti i problemi, basta pagare.
Il fatto che per far guadagnare denaro tutti vogliono denaro, questo
non costituisce un campanello d'allarme, tanto è forte la necessità,
la speranza e il desiderio di credervi.
Eppure sono vere truffe, da secoli vendono miracolose soluzioni per
tutti i malesseri, per uscire dalle situazioni più incredibili,
dalle difficoltà finanziarie più insolvibili, da malattie
inguaribili, ed è tutto regolare in una Società basata
principalmente sulla speculazione, anzi, lo Stato stesso ne è
partecipe con lotterie e giochi d' azzardo.
Dunque, gli inganni non avvengono in sordina ma attraverso i più
potenti mezzi di comunicazione, che dovrebbero servire invece per insegnamenti
utili o per spettacoli diversivi e culturali. E per timore che gli ascoltatori
cerchino di saltare gli spazi pubblicitari per le loro lusinghiere offerte,
introducono la loro pubblicità nei momenti e con metodi più
in' attesi, assoldando per questo i personaggi più noti e più
amati.
La tecnologia che dovrebbe servire al bene e all' interesse Umano, paradossalmente
diviene doppiamente nefasta per le masse che, rese ancor più
vulnerabili dalla loro vanità, sono spinte a gareggiare tra loro
in una esasperante rincorsa per gli acquisti, per le ultime novità
reclamizzate, anche a costo di grandi sacrifici, pur di porre i beni
acquisiti ben in mostra per attirare l'ammirazione e l'invidia di chi
non ha potuto imitarli.
I ritrovati scientifici e tecnologici così immessi sul mercato
con lo scopo di allietare la vita e alleviarla dalle fatiche, scatena
invece la schizofrenìa per l' acquisto che comporta maggiori
fatiche per il loro accaparramento.
L' impiego di tali mezzi di produzione, espone i costruttori ad una
costante iper-produzione che deve essere assorbita in continuazione
in una continua rivalità tra loro per il dominio degl' uni sugl'
altri in una lotta titanica di piazzamento e di produzione. Ma per vincere
la concorrenza occorrono sempre nuove tecniche, nuovi prodotti e sistemi
di produzione che spronino le innovazioni, senza nessun riguardo che
non sia il profitto immediato.
Il maggior stimolo creativo determinato dalla libera e selvaggia concorrenza,
non compensa minimamente gli enormi danni causati alle persone e all'ambiente.
La rivalità nella produzione crea la rivalità per l'acquisto
che non è meno aspra e nefasta. Tra gli acquirenti si distinguono
particolarmente due categorie: una che può più o meno
seguire il ritmo produttivo, un'altra che non può. I primi procacciano
nei prodotti la preziosità, la rarità, la sontuosità
e le ultimissime mode, il tutto per pavoneggiare e far risaltare le
proprie disponibilità economiche, e l'importanza della propria
personalità che permane fino al momento in cui non viene “declassata
“ da altre novità immesse sul mercato, forzando ad un continuo
aggiornamento dei prodotti offerti, che non sempre sono utili.
Mentre l'altra, si trova nettamente svantaggiata rispetto alla prima,
nonostante la necessità e il desiderio di confondersi in essa.
Necessità e desideri comprensibili dato che lo sfoggìo
dei nuovi prodotti attirano l'ammirazione e la rispettabilità.
Ma ai perdenti nella corsa all'acquisto non rimane che la rassegnazione
e lo sconforto.
Per mantenere un ritmo costante negli acquisti si è costretti
ad aumentare le entrate finanziarie lavorando di più, o provvedendo
in altri modi, non sempre leciti, per non incorrere nel' umiliante dimostrazione
della propria sconfitta economica.
La scienza, assoldata dalla furia speculativa opera nella degradazione
morale e sociale, in una perversa rincorsa tra produttori e acquirenti,
in una ormai inarrestabile frenesia collettiva con tutti i danni che
comporta.
L' iperconsumismo non si limita a scatenare una lotta impari tra produttori
e acquirenti, ma reca danni incalcolabili all'ambiente, sia per il selvaggio
sfruttamento delle risorse che per gli enormi accumuli di rifiuti, per
i quali non si è provveduto ad un idoneo smaltimento , tant'è
che i soliti sciacalli ne riversano gran parte, anche se tossici, in
mare, nei fiumi, o nei terreni coltivabili, trasformando i canali in
fogne maleodoranti, appestando le falde acquifere, avvelenando l'aria,
la vita nei fiumi, nel mare, nelle foreste.
Si sta insomma distruggendo il Mondo, il nostro Mondo, quello dei nostri
figli, per dare a pochi incoscienti, avidi e speculatori il modo di
arricchirsi.
No! Con questo sistema voi non stimolate la produzione e il benessere,
ma fate una guerra di produzione, creando e producendo il “redditizio”
prima dell'utile.
I contrasti creati da queste condizioni di sviluppo sono evidenti: Super
concentrazioni di beni e di sprechi da una parte, mancanza vitale dall'altra,
con conseguenti malcontenti, discordie, emigrazioni di masse, ingiustizie
e guerre.
TUTTAVIA E' DIFFICILE COMPRENDERE LA NECESSITA' DI SOPPRIMERE
IL VALORE MONETARIO CHE E' SEMPRE STATO IL MODO DI RICOMPENSARE COLORO
CHE HANNO RESO UN SERVIZIO.
La
conquista della civiltà consiste nel far coincidere lo sviluppo
e il progresso con giustizia e in armonia con l'ambiente
Consiste nel riuscire ad ottenere ciò che più desideriamo:
il piacere di vivere nella sicurezza, nella dignità, e nella
serenità. Con gli immancabili doveri, certo, ma senza la preoccupazione
che possano venir meno le cose essenziali come l'alloggio, l'occupazione,
la protezione sanitaria e alimentare.
Ma niente di tutto questo vi è garantito nei Sistemi tradizionali.
Si è inventato il denaro per incentivare il lavoro e la creatività,
ma anche con esso il lavoro non è sicuro e la creatività
non sempre viene espressa nell' interesse e per il bene comune, essendo
il possesso del denaro il solo obiettivo primario.
In realtà con il denaro si è messa in circolazione una
potentissima droga che intossica tutta l' Umanità, e ai drogati
non è possibile vivere senza. Esso ha reso schiavi i loro creatori
che trascorrono la loro esistenza nel riverirlo e a desiderarlo, e si
erge in dominatore assoluto per decidere la sorte dei suoi schiavi:
Chi gli è fedele può essere elevato ai più alti
ranghi per dominare a loro volta i suoi simili, gli altri, coloro che
non si attengono al suo dominio, sprofondano nel disprezzo e nell'indecenza.
Schiavi che lottano fino all'ultimo sangue per ottenerlo, e la lotta
esclude ogni sentimento di pietà o di parentela, dato che per
il suo possesso, vi è in gioco il proprio modo di vivere se non
la propria vita.
Per definizione il denaro è destinato a pagare degli oggetti,
o dei servizi, ma nello spirito di colui che lo maneggia non tarda a
crearsi uno stato nettamente confusionale e paranoico: non distingue
più gli oggetti dagli Esseri, vede che con esso si può
comprare tutto, anche le coscienze.
Una volta messo in circolazione, i suoi creatori ne perdono il controllo
e ne vengono sopraffatti invertendone le proprietà; non è
più l'Umano a determinare il valore del denaro, ma quest' ultimo
a determinare il valore Umano.
E' una intossicazione di massa a cui siete tutti sottoposti e che non
lascia alternative. E la ricerca per il suo possesso conduce ai più
grandi eccessi, alle più spregevoli bassezze. Esso è una
delle principali fonti di delinquenza, è un batterio infettivo
capace di distruggere l'amore, la famiglia, l'amicizia, la dignità.
Tuttavia è impossibile farne a meno, perchè è la
linfa vitale dalla quale dipende la sopravvivenza. Di conseguenza, è
adorato e desiderato fino allo spasimo.
L' imperiosa necessità di possederlo sovrasta su tutto e guai
a chi interferisce, sia pure l'amico, il fratello, un famigliare. In
tale lotta, è necessario diffidare di tutti: del macellaio, del
meccanico, del negoziante, dello sconosciuto che tenta un approccio,
dai resoconti di fatture, da tutto si teme un inganno. Per vivere un
po' più tranquilli, in un Mondo simile, ogni famiglia dovrebbe
tenere sempre aggiornato un archivio dove accumulare fatture e scadenze
ed essere composta per lo meno da un avvocato e un commercialista. Ma
se per malaugurata sorte una persona inesperta deve dibattersi sola
nel groviglio sociale ed espletare pratiche burocratiche o finanziarie
complicate, rischia di farsi sbranare in poco tempo come un agnellino
da un branco di lupi famelici.
Solo con l' eliminazione del denaro l' Umano può riacquistare
la sua dignità.